Ha impiegato esattamente 20 giorni per la circumnavigazione in autosufficienza; partito lunedì 20 luglio dal tratto di mare antistante la piscina “Vittorio Magazzù” di Messina, l’oro olimpico, ultramaratoneta e specialista di sfide estreme ha fatto ritorno sabato 8 agosto sulla stessa spiaggia.
Mauro Prosperi ha completato con successo il periplo della Sicilia in canoa. Ha impiegato esattamente 20 giorni per la circumnavigazione in autosufficienza; partito lunedì 20 luglio dal tratto di mare antistante la piscina “Vittorio Magazzù” di Messina, l’oro olimpico, ultramaratoneta e specialista di sfide estreme ha fatto ritorno sabato 8 gosto sulla stessa spiaggia, accolto con affetto dal presidente della Polisportiva Messina Giuseppe Carmignani.
“Ho ammirato da vicino coste stupende, tramonti che mi hanno fatto rimanere incantato – queste le prime parole del campione romano, ormai “siciliano d’adozione”, dopo aver messo piede sulla terra ferma – ho avuto la conferma diretta che la Sicilia è un’isola davvero speciale, camaleontica e ricca di risorse. Il mio obiettivo è conoscerla sempre meglio e trasmetterne l’immensa bellezza agli altri tramite le immagini. Non capisco perché si spendano tanti soldi per viaggi esotici in posti lontani quando abbiamo vicini luoghi così incantevoli”.
Per completare il periplo ha usato un modernissimo kayak in carbonio, costruito da un’azienda catanese, dal quale si è staccato soltanto per riposare e pescare, e ha avuto a disposizione: un fornellino, sali minerali, liofilizzati, barrette energetiche, 5 litri d’acqua, due borracce, un desalinizzatore, del disinfettante, apparati elettronici, caricati da pannelli solari, e un kit per la sopravvivenza. “E’ andato tutto bene. Dopo un inizio difficile, determinato dalle avverse condizioni meteo-marine e alla poca conoscenza del mezzo, ho recuperato poi il tempo perduto sfruttando al meglio le caratteristiche del kayak con il quale sono entrato in simbiosi. Mi sono nutrito di liofilizzati e delle riserve alimentarie che avevo portato con me”.
Come ha trovato la situazione delle coste dalla sua visuale “privilegiata”? “Devo dire che in buona parte sono pulite e adeguatamente attenzione dai Comuni, mentre alcune sono purtroppo trascurate”. Partenza e arrivo sono avvenuti nell’impianto natatorio di Sant’Agata, è stata una scelta indovinata? “L’ho voluto fortemente perché ho trovato totale disponibilità e ospitalità dalla Polisportiva Messina. Ringrazio di cuore questa storica società e naturalmente tutti gli sponsor che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto”. Quale sarà la prossima impresa? “Potrebbe essere il periplo della Corsica, ma mi servono delle particolari autorizzazioni essendo all’estero”. E il “mal d’Africa? “Non mi lascia mai, anche se penso che salterò la prossima Marathon des Sables. Adesso, comunque, il mio principale pensiero è riposarmi e godermi l’estate”.
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