Si è tenuto, nei giorni scorsi, presso il Palazzo della Cultura Antonello da Messina, il convegno sui metodi e le tecniche della riabilitazione dal titolo “Linee Guida sull’Autismo”. Scopo dell’importante appuntamento è stato quello di fornire un utile contributo sui nuovi metodi proposti e sulla valenza della terapia cognitivo-comportamentale nell’intervento dei soggetti con sindrome dello spettro autistico. Molto apprezzato è stato l’intervento della dottoressa Caruso, qualificata istruttrice di secondo livello della Polisportiva Messina.
Si è tenuto, nei giorni scorsi, presso il Palazzo della Cultura Antonello da Messina, il convegno sui metodi e le tecniche della riabilitazione dal titolo “Linee Guida sull’Autismo”.
Scopo dell’importante appuntamento è stato quello di fornire un utile contributo sui nuovi metodi proposti e sulla valenza della terapia cognitivo-comportamentale nell’intervento dei soggetti con sindrome dello spettro autistico. Molto apprezzato è stato l’intervento della dott. Rosanna Caruso, sui sistemi applicativi della TMA. Si tratta di una terapia sviluppata in ambiente naturale (piscina pubblica), nella quale l’acqua viene utilizzata come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere il soggetto con disturbi della comunicazione e autismo ad una relazione significativa. L’intervento in acqua, facilita la riabilitazione delle componenti relative ai livelli motorio-prassico-espressivo, percettivo-sensoriale, relazionale-comunicativo. Il nuoto è utilizzato, quindi, come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici ed attuare il processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari. Il bambino, che impara a nuotare durante l’intervento, può ridefinire le relazioni con il terapeuta e con gli altri bambini attivando, inoltre, quella capacità che Piaget definiva intelligenza senso-motoria, capacità che permette al bambino di confrontarsi con l’ambiente attuando nuovi schemi finalizzati ad un migliore adattamento alle condizioni esterne.
Il terapeuta diventa per il bambino autistico la “base sicura” alla quale affidarsi, questo passaggio permette al bambino di ricostruire le capacità relazionali ridotte dalla sindrome e di ristabilire un più corretto rapporto con l’ambiente. Rosanna Caruso, qualificata istruttrice di secondo livello della Polisportiva Messina, è una pedagogista specializzata nella diagnosi e nell’intervento delle disabilità intellettive e, da diversi anni, lavora in acqua con i diversamente abili. Dal 2010 è terapista TMA e svolge questa funzione sia nella piscina “Cappuccini” che in quella “Vittorio Magazzù” di Fiumara Guardia, dove anche quest’anno fornirà un prezioso contributo.
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